L'opera d'arte architettonica
La riflessione del filosofo polacco Roman Ingarden sull’opera d’arte, adottando il metodo fenomenologico, offre un apporto originale e critico al dibattito tra realismo e idealismo. Qual è il modo di esistenza proprio dell’oggetto artistico? E dell’opera architettonica in particolare? In cosa si differenzia rispetto all’opera letteraria? Queste pagine, per la prima volta tradotte in versione integrale e messe in connessione con autori affini o vicini a Ingarden nonché con la sua ricca ontologia, mettono in evidenza la duplice struttura dell’opera architettonica, fondata da un lato nella materia reale e dall’altro nell’atto creativo e contemplativo dell’uomo: la sua riuscita e la sua bellezza sono il risultato della logica interna imposta dall’architetto e della sua capacità di incarnare tale idea nell’edificio.
Roman Ingarden (1893-1970), allievo di Husserl a Gottinga e a Friburgo, ha insegnato nelle università di Leopoli e di Cracovia. Tra le sue opere tradotte in italiano: L’opera d’arte letteraria (Fondazione Campostrini, 2011); La responsabilità (Scholé, 2022).
- Autore
- Roman Ingarden
- Titolo
- L'opera d'arte architettonica
- Curato e tradotto da
- Giuditta Corbella
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 160
- Collana
- Estetica
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2025