Sono passati più di dieci anni da quando il primo episodio della celebre serie televisiva Black Mirror andò in onda, diventando subito un fenomeno mediatico. La serie televisiva ideata e prodotta da Charlie Brooker si presta perfettamente alle esigenze della New Media Education: consente l’esplorazione delle narrazioni seriali e distopiche, del funzionamento dell’industria mediale e delle implicazioni, anche etiche, di una incontrollata accelerazione dello sviluppo tecnologico. Studiosi, ricercatori, insegnanti, ma anche il lettore affascinato dalla serie televisiva, trovano in queste pagine riflessioni teoriche e attività pratiche da svolgere in ambito educativo, toccando tematiche che spaziano dalle conseguenze dell’uso e dell’abuso dei social media alla cittadinanza digitale, dalle dinamiche legate alle industrie mediali all’analisi del linguaggio audiovisivo.
Alessandra Carenzio è professoressa associata di Didattica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove è membro del Centro di ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia (CREMIT).
Elisa Farinacci insegna Cinema, fotografia e televisione presso il Dipartimento delle Arti (DAR) dell’Università di Bologna. Fa parte della redazione della rivista «Il Mulino».
Presentazione delle autrici
Recensione Cremit (4 febbraio 2024)
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