Kant spiegato a Napoleone
I due scritti di Villers, qui per la prima volta editi in italiano, documentano la diffusione della filosofia kantiana in Francia e in generale fuori dai confini della Germania. Il primo è un rapido schizzo – «non mi hanno concesso che quattro pagine e quattro ore per pensarci», lamenta Villers – del pensiero di Kant richiesto all’autore da Napoleone Bonaparte, che voleva avere notizie su questo filosofo tedesco di cui tanto si parlava. Il secondo, approvato da Kant, riassume gli aspetti centrali della Critica della ragion pura. Gettando un ponte tra due culture profondamente diverse – quella francese e quella tedesca –, Villers inaugura la divulgazione della filosofia trascendentale.
CHARLES-FRANÇOIS-DOMINIQUE DE VILLERS (Boulay, Lorena 1765 - Gottinga 1815), letterato e filosofo, fu instancabile mediatore tra la cultura tedesca e quella francese. Soprattutto la Philosophie de Kant ou principes fondamentaux de la philosophie transcendentale (1801) contribuì moltissimo alla diffusione del pensiero di Kant nei paesi non germanofoni, Italia compresa. Sommario
- Autore
- Charles de Villers
- Titolo
- Kant spiegato a Napoleone
- A cura di
- Francesca Botticchio - Renato Pettoello
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 80
- Collana
- Piccoli Fuochi
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2019