Olocausto
La filosofia della storia sull’Olocausto ha versato fiumi d’inchiostro, ma al contempo sembra restare senza parole. Uno sterminio che interpella le filosofie del Novecento da Heidegger e i suoi allievi – Sartre, Gadamer, Arendt e Jonas – sino a Horkheimer, Adorno, Deridda... Riflessioni che rimettono in questione la teodicea, la giustifica-zione del male: ma questa resta un pensiero-limite, un paradosso. V’è però un particolare filo della memoria che, intessendosi con il pensiero ebraico, va mutando la precomprensione della stessa filosofia. Il suo compito non si esaurisce nella definizione del male, ma nel «riparare il mondo dopo la Shoah», nell’opporsi al male in tutte le sue forme. Ecco l’originalità di Emil L. Fackenheim, con Levinas ispiratore di una “filosofia della resistenza” al male che si alimenta per il fatto d’essere sopravvissuti. Massimo Giu-liani ne presenta qui un testo diagnostico e programmatico: Olocausto. Un’inedita analisi, per il giudaismo e per la teologia cristiana: il male non può essere l’ultima parola, nonostante il male si può e si deve perseguire il bene. Un rovesciamento che ha un modello nei giovani della Rosa Bianca: col sacrificio della loro vita per opporsi a Hitler e all’illegalità, salvarono la dignità dell’uomo e della filosofia.
EMIL L. FACKENHEIM (1916-2003) è un filosofo e teologo ebreo tedesco sopravvissuto alla Shoah. In italiano si ricordano: Tiqqun. Riparare il mondo (Medusa, 2010) e Un epitaffio per l’ebraismo tedesco (Giuntina, 2010).
MASSIMO GIULIANI è docente di Studi ebraici a Trento. Per Morcelliana: Auschwitz nel pensiero ebraico; Cristianesimo e Shoà; Il pensiero ebraico con-tempora-neo; Il giudaismo «conservative».
- Autore
- Emil L. Fackenheim
- Titolo
- Olocausto
- A cura di
- Massimo Giuliani
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 64
- Collana
- Pellicano Rosso
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2011