Dialoghi filosofici
Quattro dialoghi che invitano a riflettere sul senso della vita, un alternarsi di voci che difendono la propria idea su Dio, sul mondo e sulla libertà o meno dell’uomo. Si presenta così questo testo di Mendelssohn, pubblicato nel 1755 in pieno clima illuminista, che nasce dall’intento di intervenire sulla “questione spinoziana”, di difendere i diritti della filosofia e di riabilitare quella tedesca dalle accuse francesi di astrattezza e pedanteria. L’autore celebra la capacità della metafisica tedesca di mostrare la verità delle idee di Dio, di Provvidenza e di anima. Dialoghi che hanno influenzato gli scritti di Kant, Lessing e Jacobi e che ancor oggi giovano alla filosofia che si ponga il problema del senso dell’esistenza.
MOSES MENDELSSOHN (Dessau 1729 - Berlino 1786), filosofo tedesco di origini ebraiche, nel 1754 si legò d’amicizia con Gotthold Ephraim Lessing, accostandosi alle posizioni dell’Illuminismo: fu Lessing che pubblicò anonimi i Dialoghi filosofici di Mendelssohn nel 1755. Nel 1763 vinse il premio dell’Accademia di Berlino per il miglior saggio di metafisica con lo scritto Sull’evidenza delle scienze metafisiche, prevalendo su Kant. Tra le sue opere si ricordano Sui principi fondamentali delle belle arti e delle scienze (1757) e Gerusalemme, o sul potere religioso e sul giudaismo (1783). Morcelliana ha pubblicato il suo Fedone. Sull’immortalità dell’anima in tre dialoghi, a cura di F. Tomasoni (20172).
- Autore
- Moses Mendelssohn
- Titolo
- Dialoghi filosofici
- A cura di
- Irene Kajon
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 112
- Collana
- Pellicano Rosso
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2018