La conversione di sant'Agostino
L’attenzione rivolta da Guardini verso il vescovo di Ippona è motivata dal fatto che «Agostino ha stabilito un legame non solo dall’antichità al Medioevo, ma anche all’antichità all’epoca moderna. I pensatori e i maestri spirituali del Medioevo hanno attinto a piene mani dai suoi scritti, ma molti dei suoi interrogativi sono rimasti a loro estranei. A questi appartiene in primo luogo quello riguardante il modo con cui il singolo uomo si trova nell’esistenza. Quando Agostino lo pose, stavano crollando i sistemi di difesa e di sostegno che costituivano un cosmo attorno all’uomo antico e davano alla sua esistenza un’autocomprensione. [...] Ciò qualificò quest’uomo appena fattosi cristiano a sperimentare la realtà dell’esistenza personale e a vedere i problemi che ne derivavano in una maniera e con una acutezza tali che erano mancate all’antichità. Ugualmente però erano anche mancate al Medioevo». Solo nell’epoca moderna, con Pascal, riaffiora la temperie agostiniana, riemerge la potenza di un interrogare che trova nelle Confessioni «una delle manifestazioni più pure della moderna esperienza esistenziale».
ROMANO GUARDINI (1885-1968) è stato uno dei protagonisti della storia culturale europea del sec. XX. Presso la Morcelliana è in corso di stampa l’Opera Omnia. Sommario
- Autore
- Romano Guardini
- Titolo
- La conversione di sant'Agostino
- Traduzione
- Virginia Faleschini
- Postfazione
- Massimo Borghesi
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 320
- Collana
- Opere di R. Guardini
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2022
- Numero di edizione
- 4
- Prima edizione
- 1957