Novalis
Spesso citato e richiamato nei campi più diversi per via dei suoi fulminanti e affascinanti “frammenti”, Novalis (Georg Friedrich Philipp Freiherr von Hardenberg, 1772-1801) viene qui studiato e analizzato in un orizzonte complessivo e finalmente unitario. L’autore prende attentamente in considerazione ogni tappa speculativamente significativa dell’opera di Novalis, mostrando come l’esito poetico-letterario della scrittura novalisiana non sia frutto di improvvisazione, anche “illuminata”, ma si saldi strettamente ai suoi presupposti teoretico-estetici. L’immagine che ne scaturisce non è perciò più quella di una figura isolata e dedita al culto dell’irrazionale, bensì quella di un pensatore certamente “romantico” ma nel significato migliore di questo termine, in felice e produttivo scambio con le correnti filosofiche, scientifiche e poetiche della sua epoca. Kant, Hemsterhuis e Fichte, assieme agli studi di fisica e medicina, si rivelano i punti di riferimento privilegiati di quelli che non tanto, e non più certo soltanto, vanno considerati come “frammenti”, quanto piuttosto parti integranti e coerenti di un’opera centrale dell’età romantica tedesca ed europea.
GIAMPIERO MORETTIè Ordinario di Estetica presso l’Università Orientale di Napoli, dove da tempo insegna anche Letterature comparate. Tra i massimi studiosi della Romantik, che ha contribuito a far conoscere in Italia anche attraverso una cospicua opera di traduttore, per Morcelliana ha già pubblicato Il Genio. Origine, storia, destino (2011), Heidelberg romantica. Romanticismo tedesco e nichilismo europeo (2013), e curato due scritti di Romano Guardini: Hölderlin e il paesaggio (2006) e il volume xxi della sua Opera omnia, Hölderlin (2014).
- Autore
- Giampiero Moretti
- Titolo
- Novalis
- Sottotitolo
- Pensiero, poesia, romanzo
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 240
- Collana
- Filosofia
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2016